Microbiota intestinale: quando fare il test


strategie correttive basate principalmente sulla sana alimentazione e sull’eventuale integrazione con probiotici e/o prebiotici in base alle singole esigenze, anche in un’ottica di prevenzione.

L’importanza del medico e dello specialista

È fondamentale ricordare che i risultati del test del microbiota non vanno considerati come una diagnosi di patologia nel caso in cui si evidenzino stati non fisiologici.

L’esame del microbioma infatti ha il solo scopo di fornire indicazioni sullo stato di salute del microbiota intestinale al medico curante o allo specialista i quali, conoscendo anche la storia clinica del paziente, andranno ad eseguire la diagnosi vera e propria e a prescrivere il giusto intervento alimentare e/o terapeutico in base alle esigenze del singolo.

Una volta ritirato il referto, è perciò raccomandato di evitare il “fai da te” apportando ad esempio modifiche alle proprie abitudini alimentari o al proprio piano di cura farmacologica senza aver prima consultato un professionista qualificato nella lettura di questi risultati.

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