Una flora batterica equilibrata a livello intestinale è utile all’organismo per mantenere una condizione di relativo benessere chiamata EUBIOSI.
Il mantenimento dell’ecosistema intestinale è basato sull’integrità e sulla cooperazione tra mucosa intestinale, microflora e sistema immunitario. A causa di stili di vita frenetici, stress, cure antibiotiche questo stato di equilibrio può essere perturbato a favore in uno squilibrio chiamato DISBIOSI.
È proprio la disbiosi alla base di una serie di disturbi quali gonfiori, stitichezza o diarrea, stanchezza cronica e malessere generale.
E’ fondamentale sapere che una disbiosi protratta nel tempo comporta delle modifiche su alcune funzioni dell’intestino . Vediamo insieme quali.
Innanzitutto è causa della distruzione delle “tight junction” o giunzioni serrate tra una cellula intestinale e l’altra, chiamata enterocita, compromettendo la capacità dell’intestino stesso di fare da barriera e da “filtro”, dando origine alla sindrome dell’intestino permeabile, prima tappa verso la IBS (sindrome del colon irritabile).
Sempre lo stato di disbiosi causa l’ingresso nel torrente ematico di sostanze estranee, causando di conseguenza intolleranze alimentari e sovraccarico del sistema immunitario dando origine ad una sorta di “infiammazione cronica low-grade” causata dall’incremento delle citochine pro-infiammatorie.
I sintomi
Cattiva digestione, gonfiore, meteorismo e dolori addominali sono i sintomi più diffusi. L’irritazione causata dalla disbiosi, infatti, può portare a disturbi legati alla digestione e ad alcune intolleranze alimentari indirette, ossia a quelle non direttamente legate ad un uno specifico alimento. A causare ciò sono i villi intestinali che, infiammati, non riescono più ad assorbire tutte le sostanze che ingeriamo. Per intervenire su questo tipo di intolleranze è necessario trattare l’infiammazione causata dalla disbiosi.
Infine viene inibita la produzione di vitamine del gruppo B e vengono ridotti l’assorbimento ed il trasporto del Triptofano con conseguente riduzione della generazione di Serotonina e melatonina, generando una sorta di “disagio” psicologico.
Tale situazione porta i macroelementi, cioè sostanze non completamente digerite, a passare all’interno della mucosa intestinale, con danni dell’intero sistema, poiché il GALT (il sistema immunitario intestinale) non riconosce tali sostanze come utili, ma le recepisce come aggressive, e di conseguenza le combatte.
Ristabilire la normale funzionalità dell’intestino e combattere l’insorgenza delle intolleranze alimentari attraverso un programma individuale specifico è l’unica arma di prevenzione nei confronti di una cattiva qualità della vita.
Presso il mio studio si effettua un test per la disbiosi intestinale e test di biorisonanza per le intolleranze alimentari oltre alla diagnostica allergologica